(tratto da: “Goal!” – Brian Tracy)
Ciò che ostacola il successo, la ricchezza, la felicità sono le emozioni negative. Queste hanno la capacità di spegnere la scintilla che è in voi, di abbattervi, di logorarvi. Per questo motivo è importante liberarsene e per farlo l’autore ci svela quattro fattori secondo i quali il più delle volte vengono suscitate emozioni come la paura, l’autocommiserazione, l’invidia, la gelosia, il complesso di inferiorità e l’ira.
Individuati e rimossi i quattro fattori, le emozioni negative svaniscono per far posto alle emozioni positive come l’amore, la gioia, l’entusiasmo.
La prima causa dalla quale scaturiscono le emozioni negative sono le giustificazioni. Continuare a giustificare se stessi o gli altri ad essere infuriati per qualche ragione, alimenta la presenza di tali emozioni. Ci si sente in dovere di continuare ad elencare le ragioni di tali spiacevoli sensazioni. Ma attenzione! se non trovate una giustificazione, non potete adirarvi. Se restate concentrati sul vostro obiettivo non lasciate spazio ad emozioni come l’autocommiserazione.
Di pari passo con la giustificazione c’è la razionalizzazione. Quando si razionalizza un evento negativo in effetti si sta cercando una spiegazione plausibile per un comportamento inaccettabile. Lo si fa per avere una percezione più favorevole di ciò che è accaduto non facendo altro, che inventarsi scuse. Si può notare il sottile filo di congiunzione con il primo fattore. Infatti questo modo di agire unito alla giustificazione comportano sempre il tentativo di individuare qualcuno o qualcosa come la causa del problema.
La terza causa delle emozioni negative è un’eccessiva preoccupazione o sensibilità per il modo in cui il prossimo vi tratta. E’ il caso in cui si da’ troppa importanza al giudizio degli altri, facendo dipendere la propria autostima da tali giudizi. Si da’ valore agli altri e non a se stessi e se il giudizio non è favorevole si viene immediatamente colti da risentimento, senso di inferiorità e depressione. Questo è uno dei motivi per i quali si mira a guadagnare il rispetto del prossimo o almeno a non perderlo.
La quarta e peggiore causa è la colpevolizzazione del prossimo. La propensione ad addossare la colpa di ciò che ci sta succedendo agli altri, non solo non risolve il problema, ma non fa altro che aumentare le emozioni negative proprio perché le cause si ricercano all’esterno e quindi si crede impossibile, o quantomeno difficile, porre rimedio.
L’antidoto, come lo chiama l’autore, contro tutte le emozioni negative è l’accettazione della completa responsabilità della situazione che si sta vivendo. Il solo atto di assumersi la responsabilità mette fuori gioco qualunque emozione negativa. L’affermazione: “Sono io il responsabile” è un vero e proprio mantra da usare in queste circostanze. Pronunciatela ogni volta che, per qualche ragione, provate rabbia o risentimento.
Solo quando si è liberi emotivamente e mentalmente, si può incanalare energia per fare passi avanti. Una volta assunta la propria responsabilità si può fare spazio alle emozioni positive e quindi raggiungere ogni traguardo.
Rifiutate di biasimare gli altri, rifiutate di accampare scuse o giustificare la vostra condotta. Se fate uno sbaglio, chiedete scusa e ponete rimedio! Se così non fate perdete il potere. Rifiutate di farlo.
“Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge,
ma in ciò che vorrebbe raggiungere”
- Kahlil Gibran -
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