Il Decalogo del buon Obiettivo

(tratto da: “One-night Seminar” – Roberto Re)

Il Decalogo del buon ObiettivoDi Roberto Re avevo già letto “Leader di te stesso”, libro diventato un best seller sulla crescita personale e, per quanto mi riguarda, mi è stato molto utile in un momento non proprio facile. Testo che, tra l’altro, è stato uno dei primi che ho letto sugli argomenti trattati in questo blog.
Proprio per questa “affezione” nei confronti dell’autore, non mi sono fatto sfuggire l’occasione di partecipare ad un suo seminario intitolato: “Raggiungi i tuoi obiettivi” .

Il seminario pone l’accento su come diventare persone efficaci, cioè in grado di ottenere di più con uno sforzo minore, mentre la maggior parte delle persone è affaccendata, cioè piena di cose da fare, ma che alla fine non porta nulla a casa.
La differenza tra le due tipologie che sancisce coloro che hanno successo, da coloro che lo inseguono senza risultati è che le persone efficaci hanno queste tre cose in comune:

  1. Sanno cosa vogliono.
  2. Sanno perché lo vogliono.
  3. Sanno cosa devono fare per ottenerlo.

Innanzitutto conoscono l’obiettivo per il quale si danno da fare. Più chiari si è circa il risultato che si vuole ottenere e più facile sarà trovare un modo per raggiungerlo. La prima domanda a cui devi rispondere è: “Cosa voglio veramente?”
Coloro che hanno successo, non solo sanno con precisione cosa vogliono, ma sfruttano anche la forza emotiva data da quello che è il loro scopo, ovvero il perché lo vogliono. Quando il perché è forte non c’è nessun ostacolo che tenga! Quindi la seconda domanda che devi porti è: “Perché lo voglio? Come mi sentirò dopo aver raggiunto quel risultato? Qual è il mio vero scopo?”
Avere chiaro ed in modo preciso cosa si vuole e perché lo si vuole, pone la persona che ha successo ad ottenere qualsiasi cosa verso cui dirige il proprio focus mentale: hanno sempre un piano d’azione. Devi chiederti, quindi: “Quali azioni specifiche devo fare per ottenere questo risultato?”

“Che cosa devo fare?” è una domanda da persona affaccendata che sposta il proprio focus sulle cose da fare.
”Quali risultati voglio ottenere?” è, invece, una domanda da persona efficace che indirizza il proprio focus sul risultato.

Per poter trasformare un obiettivo in realtà occorrono un forte desiderio ed una dose consistente di azione. Spesso, infatti, un obiettivo non viene raggiunto perché non si dispone di sufficiente motivazione. La motivazione è data essenzialmente da due emozioni: il piacere ed il dolore. Il problema è che siamo programmati innanzitutto per evitare il dolore e, in secondo piano, puntare al piacere. Quindi a volte non riusciamo a raggiungere un obiettivo perché si instaurano dentro di noi delle emozioni che ci provocano dolore quali il dubbio, l’insicurezza (paura) e l’indecisione. Se queste emozioni sono forti tendiamo a creare una frattura tra il desiderio e l’azione.
E’ fondamentale quindi focalizzarsi sul risultato finale per generare buone sensazioni che ci invogliano ad agire.

“La mente umana non distingue un’esperienza vividamente immaginata da un’esperienza realmente vissuta”

IL DECALOGO DEL BUON OBIETTIVO

  1. L’obiettivo deve essere SPECIFICO, definito e misurabile, cioè deve essere in grado di creare un’immagine chiara. Se il tuo obiettivo è tornare in forma, devi specificare quanti chili vuoi perdere!
  2. Deve avere una SCADENZA. Entro quanto tempo vuoi perdere quei chili di troppo? Se non ti poni un limite non riuscirai mai a darti da fare per ottenere ciò che vuoi. Insomma la scadenza serve a creare un minimo di pressione.
  3. Deve essere espresso in POSITIVO. Il cervello non assimila il non, quindi dire non devo mangiare più dolci non è efficace quanto dire devo mangiare sano.
  4. Deve essere FATTIBILE. Perdere  15kg in una settimana è a dir poco impossibile e quindi irraggiungibile .
  5. Deve essere MOTIVANTE. Se guadagni 5000€ al mese porsi l’obiettivo di guadagnare 5100€ non è motivante, ma porsi l’obiettivo di guadagnare quel tanto in più che ti permetta un weekend con la persona cara è di gran lunga più stimolante.
  6. Deve essere espresso in forma SCRITTA. Scrivere gli obiettivi aiuta a visualizzarli creando un’immagine nitida nella nostra mente.
  7. Non deve essere in contrasto con i propri VALORI. Perseguire un obiettivo che crea un conflitto con i nostri valori crea quelle sensazioni di dolore.
  8. Deve essere IMMAGINABILE. L’immaginazione aiuta la creazione.
  9. Deve essere CONDIVISIBILE. Condividere i propri obiettivi con gli amici, le persone a care, i nostri genitori aiuta la realizzazione dello stesso. In questo modo l’impegno non è solo con noi stessi, ma anche con gli altri.
  10. Deve essere SUDDIVISIBILE in sotto-obiettivi intermedi.

Adesso prova a buttare giù una bozza di obiettivo a breve scadenza che tenga conto dei principi di questo decalogo e concentrati innanzitutto su questi tre punti:

  • il primo passo da compiere per iniziare ad inseguire il tuo obiettivo.
  • le principali azioni che seguiranno il primo passo.
  • le tappe intermedie che raggiungerai prima di arrivare al traguardo finale.

 

“Chi sa concentrarsi su qualche cosa
e perseguirla come unico scopo ottiene,
alla fine, la capacità di fare qualsiasi cosa.”

M. Ghandi

 

 

 

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