(tratto da: “Very Millionaire – Salvatore Gaziano)
Conoscere la storia di chi è riuscito a portare i propri prodotti e/o servizi nelle case di tutto il mondo è, a mio avviso, un valido aiuto per trarne energia positiva, voglia di fare e soprattutto credere in se stessi.
Attenzione, però, la chiave di lettura di queste brevi biografie non è tanto la ricchezza, espressa in quantità di soldi, bensì la loro capacità di perseguire un obiettivo senza mollare mai la presa, pensando ed agendo “fuori dagli schemi”.
Determinazione. Basterebbe questo sostantivo per riassumere la storia di Ingvar Kamprad, fondatore di Ikea.
Nella contea di Smaland, il giovane Kamprad decise di avviare a 17 anni la sua attività di consegna fiammiferi, accendini, cornici, penne, biglietti di Natale per corrispondenza. Il capitale di partenza era un premio donatogli dal padre per aver preso dei buoni voti a scuola. Padre che, però, non vedeva un futuro per il figlio pigro e gli ripeteva in continuazione: “Non combinerai mai niente nella vita!”. Il nonno suicida perché non riusciva a far fronte ai debiti e la nonna che riesce ad evitare la bancarotta impegnandosi completamente nell’attività della fattoria.
In questo clima , il giovane Kamprad, fa nascere il primo catalogo Ikea, scegliendo e consegnando personalmente gli articoli. Tutti gli oggetti sono di piccole dimensioni in modo tale da essere facilmente trasportati e recapitati direttamente in bicicletta. Il nome Ikea nasce dall’acronimo di Ingvar Kamprad ed Elmtaryd Agunnaryd, rispettivamente il nome della fattoria e del villaggio dove Kamprad vive.
Nel 1947 stringe un accordo con i lattai per utilizzare la loro rete di camioncini, risparmiando moltissimo visto che erano già in giro per consegne. Poté così aggiungere altri prodotti al suo catalogo, come i mobili realizzati da fornitori locali. La sua strategia era di abbattere la concorrenza puntando sulla quantità.
All’inizio gli svedesi erano titubanti ad acquistare mobili a così basso prezzo, temendo di acquistare prodotti di scarsa qualità. Nasce così il primo negozio Ikea, dove i clienti possono vedere, toccare e provare i prodotti prima dell’acquisto. E per aumentare le visite al proprio punto vendita, Kamprad rimborsa il 100% del biglietto del treno ai propri visitatori (il 50% il sabato e la domenica).
Altro metodo per invogliare i visitatori è il catalogo che oggi è il libro più diffuso al mondo con oltre 200 milioni di copie, ben oltre la Bibbia.
Nel 1955 Ikea comincia a produrre i suoi mobili secondo alcuni principi fondamentali: funzionalità, design, prezzi accessibili. L’idea gli viene visitando in Italia alcune fiere di mobili dalle firme prestigiose, ma altrettanto dispendiosi.
“Ho visto che tra i mobili presenti nelle case e quelli che venivano esposti nelle fiere c’era un abisso. Ovvero un grande spazio di mercato da occupare”
Nasce così anche l’idea dei mobili in scatola. In questo modo i costi di trasporto e montaggio, compiti che costavano tempo e denaro, si riducono drasticamente. Il successo è strabiliante, pure troppo. Infatti i commercianti di mobili svedesi cominciano a boicottare i fornitori che trattano con lui. Ma anche a questa avversità, il signor Ikea, trova rimedio cercando fornitori in Polonia, dove il famoso ebanista dell’epoca vittoriana Thonet faceva produrre le sue sedie.
Nel 1958 apre ufficialmente il primo grande negozio Ikea e negli anni successivi l’espansione internazionale. Danimarca, Svizzera, Germania, Austria, Canada, Australia, Paesi Bassi, Francia, Belgio, Stati Uniti, Regno Unito, Italia. Tra gli ultimi paesi in cui ha aperto un negozio Ikea ci sono Cina, Giappone e Russia. In tutti i negozi c’è un boom delle vendite e quando gli si chiede se avesse previsto tali risultati, risponde: “Se ho successo in un Paese (la Svizzera) dove si parlano tre lingue ed il reddito pro capite è trai più alti del pianeta, allora vuol dire che il format di Ikea può avere successo in tutto il mondo. Aveva ancora ragione.
Secondo Bloomberg Billionaires Index - indice che aggiorna quotidianamente la classifica dei venti uomini più ricchi del mondo, basandosi su oscillazioni economiche e di mercato - Kamprad è regolarmente tra le prime dieci posizioni : al 2 novembre 2013 si trova ad esempio in quinta posizione con una ricchezza personale di 51.2 miliardi di dollari americani. (fonte Wikipedia).
“Solo chi dorme non sbaglia mai.
Fare errori è una prerogativa delle persone attive.
Solo le persone mediocri negano i loro errori e sprecano tempo per giustificarsi”
- Ingvar Kamprad -
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